Spettacolo
Casa d'altri
Radiodramma teatrale dal racconto di Silvio D’Arzo
Con Silvio Castiglioni
Drammaturgia Andrea Nanni
Regia Giovanni Guerrieri
suoni Luca Berni e Gianmaria Gamberini
Fonico Lorenzo Ascani, luci Luca Brolli, oggetti di scena Georgia Galanti
Produzione Celesterosa
Col sostegno de i Sacchi di sabbia, Crucifixus Festival, Comune di Cattolica, provincia di Rimini - ArgoNavis, Rete Toscana Classica
Anteprima: 27 marzo 2007, Pisogne, (BS), Chiesa di Santa Maria della Neve
Prima rappresentazione: 12 aprile 2007, Cattolica (RN), Sala Snaporaz
"Il mondo non è casa tua e a te sembra di starci a dozzina"
Casa d’altri è il racconto di una sconfitta.
Un’indagine esistenziale scandita dall’attesa di una domanda continuamente differita.
Una domanda che ammutolisce chi è chiamato a rispondere.
Una suspense che il silenzio non scioglie.
Una responsabilità che nessuno è disposto ad assumersi.
Una verità da ascoltare voltati da un’altra parte.
Racconto perfetto, come lo ha definito Eugenio Montale, Casa d’altri è il capolavoro di Silvio D’Arzo, figura atipica e solitaria nel panorama letterario italiano del Novecento, morto nel ’52 a soli trentadue anni. In bilico tra cronaca e poesia, logica diurna e sprofondamento onirico, la narrazione si trasforma in radiodramma teatrale: qui le maschere vocali dietro le quali si cela l’autore—la vecchia con la sua domanda e il prete con il suo silenzio—scompaiono tra gli echi di un paesaggio purgatoriale. La storia scorre come un “adagio” crudele, insidiata dal silenzio: dietro le maschere non ci sono che specchi.
Casa d’altri fa parte del dittico Il silenzio di Dio.
Recensioni
Rodolfo Di Giammarco •La Repubblica
In scena Casa d'altri
Le domande più belle sono quelle senza risposta, e lo prova un dittico-gioiello. È austero e reticente, il dialogo mancato tra un parroco e una vecchia che medita il suicidio… bagliori alla Bacon per l'invettiva Domani ti farò bruciare … dove l'attore è un secco Grande Inquisitore che rimprovera a Gesù verità e carità. Che voce e corpo officiante. […]
Franco Cordelli •Corriere della Sera
Il prete e la lavandaia suicida
Ritenevo che il debito stilistico di Silvio D'Arzo nei confronti di Vittorini e Pavese fosse ingente. Troppo vistoso… Castiglioni scarnifica questa prosa, la priva, appunto, del suo lirismo e ne mostra, al di là degli accenti invece colloquiali, la durezza di fondo, l'immedicabile ferita che essa apre in quel desolato paesaggio. […]
Maurizio Spinali •La Voce del Popolo
La morte è una domanda che resta senza risposta
Brescia. «Le parole mi fanno vergogna». Lo dice al lettore il prete protagonista di Casa d’Altri, racconto di Silvio D’Arzo, scrittore emiliano scomparso nel ’52 a trentadue anni. E il silenzio avvolge lo spettatore sin dall’inizio dell’intensa riduzione teatrale che Silvio Castiglioni, noto attore e regista d… […]
Lorenzo Donati •Hystrio
Capre di montagna e preti radiofonici
In tempi di podcast, è netta la cifra di questo lavoro, che difende un teatro sommesso, in cui l'artigianale è segno di un rigore che preserva l'empatia con lo spettatore. Come nel commiato del parroco, che esce trascinando una carriola che porta disegnata una capra d'altri tempi e d'altre biografie. […]
Paola Abenavoli •Cultural Life
Un’inedita proposta teatrale per il pubblico reggino
Metti una sera a cena a teatro: un’operazione nuova per Reggio Calabria, un’innovazione artistica, un’inedita scelta teatrale. Quella che ha realizzato SpazioTeatro sabato e domenica scorsi è una proposta insolita e accattivante, che vede protagonista un importante nome del teatro italiano, Silvio Castig… […]