Spettacolo

Casa Ghizzardi: mi richordo anchora

da Pietro Ghizzardi

Con Silvio Castiglioni;
un progetto di Giulia Morelli e Silvio Castiglioni;
drammaturgia Giulia Morelli;
scenografia Nicolò Cecchella;
regia Giovanni Guerrieri.

Una produzione CRT Teatro dell’Arte da un’idea di Franco Laera, in collaborazione con Casa Museo e associazione culturale "Pietro Ghizzardi", associazione culturale Celesterosa, Regione Emilia Romagna.

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Viaggio teatrale per piccoli gruppi di spettatori sulle tracce della vocazione artistica di Pietro Ghizzardi, uomo umile e incolto, che trova nella pittura, realizzata con materiali di fortuna, il senso della propria esistenza. In uno spazio che è al contempo domestico e interiore, abitato dalla presenza vivente delle opere pittoriche – ritratti di donne, omaggi a personaggi storici, leggende popolari e storie sacre – irrompe la forza di una vicenda unica che continua a produrre senso e a svelarsi allo sguardo dello spettatore in tutta la sua potenza. Ne scaturisce il racconto poetico di una necessità: quella di esprimersi, di affermare la propria esistenza attraverso l’arte e, dopo una vita di esclusione, trovare un veicolo di comunicazione con l’umanità.

C’è un uomo nella Bassa sui settant’anni che si chiama Pietro Ghizzardi ed è un grande uomo. Ma da parecchio prima che cominciasse a dipingere (…) lessi le sue memorie quando erano in boccio e dissi: « Corro subito ad abbracciarlo». Poi non corsi ad abbracciarlo, passò del tempo, si dimentica, questa è la vita, e si onora purtroppo più facilmente un artista che un uomo.

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Così scrive Cesare Zavattini nella prefazione a Mi richordo anchora, romanzo popolare in forma di autobiografia, composto da Ghizzardi in una lingua che sgorga da un’espressività sorgiva – la medesima da cui, sul versante figurativo, si origina la sua straordinaria pittura. Uno squarcio potente sulla vita delle campagne della zona del Po che ci restituisce la consapevolezza della fine di un mondo contadino che affonda le radici in tradizioni e superstizioni lontane, deciso a resistere attraverso la propria narrazione epicizzata.
Il progetto, che abbraccia pittura e scrittura, vuol gettare nuova luce sulla vicenda esistenziale e artistica di Ghizzardi, troppo a lungo incluso tra i naif e ora finalmente considerato a pieno titolo artista contemporaneo che con le sue ardite sperimentazioni attinge alla sfera della bellezza.
Casa Ghizzardi. Mi richordo anchora è un progetto di Giulia Morelli e Silvio Castiglioni, accompagnato dalla contestuale esposizione di una decina di opere di Pietro Ghizzardi.


Recensioni
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«Una volta avevo dippinto charolina invernissi il suo vizo lo avevo scholpito e poi lo avevo attachato inchollato chontro al muro del nostro porticho e tutte le mattine chon la schala del fienile andavo sempre a ritochare charolina invernissi e avevo chontinuato piu di un meze sempre tutte le … […]
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Viaggio teatrale nell'arte di Ghizzardi

“C’è un uomo nella Bassa sui settant’anni che si chiama Pietro Ghizzardi ed è un grande uomo. Lessi le sue memorie quando erano in boccio e dissi: corro subito ad abbracciarlo. Poi non corsi ad abbracciarlo, passò del tempo, si dimentica, questa è la vita, e si onora, purtroppo più facilmente un artista ch… […]
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